Soprattutto durante il lockdown, che ha interessato molte aree in tutto il mondo e centinaia di migliaia di persone, è cresciuta trasversalmente e in modo esponenziale la richiesta di consegne a domicilio di prodotti e merci. Le spedizioni per le aziende sono diventate sempre più importanti, un fattore sul quale investire per ottenere risultati e feedback positivi.
Dal B2B al B2C, passando per tutte le possibili sfumature e situazioni intermedie, le imprese, grandi e piccole, stanno aumentando i volumi di prodotti consegnati a domicilio e quella del trasporto e consegna non è più soltanto un’opzione eventuale e marginale.
Le spedizioni aziendali tra presente e futuro
Ormai da tempo il formato, il packaging e l’ergonomia di molti prodotti sono studiati in funzione del marketing, ma anche (e spesso soprattutto) in funzione della logistica e delle sue rapide e profonde evoluzioni tecnologiche.
Una sfida che, sempre più in futuro, riserverà importanti sorprese anche in ottica IoT (Internet of Things) per un’industria 4.0 che, tra l’altro, punta ad obiettivi ambiziosi anche in termini di sostenibilità, risparmio energetico, recupero degli imballaggi e dei dispositivi di trasporto, etc. Aspetti, quelli green, che già rivestono un’importanza capitale e che diventano elementi qualificanti e distintivi, oltre che veri e propri fattori di competitività, per le aziende che li integrano concretamente nelle logiche aziendali, senza farne soltanto un motivo di attrattività.
In un quadro così vasto e complesso è evidente che la scelta dei partner per la spedizione sia determinante e che i parametri e i fattori in gioco debbano andare oltre la mera convenienza economica e alla generica affidabilità del servizio.
Molti fattori in gioco per un risultato ottimale
Quando parliamo di spedizioni aziendali dobbiamo tener conto di un gran numero di fattori: lo spedizioniere è di più di un semplice vettore, un’azienda che stabilisce un prezzo, ritira la merce e la consegna al destinatario. È invece un tassello fondamentale di un processo che parte da molto più lontano, nel quale la vendita non è il solo obiettivo e la consegna al cliente non è il punto di arrivo.
Si tratta infatti di un processo circolare, in cui ciò che vendiamo ha senso soltanto se:
- è conforme a quanto ci è stato ordinato
- viene consegnato in tempo utile;
- non presenta difetti o guasti;
- consente al cliente di alternare grandi ordini a piccole consegne, intere forniture a solleciti riassortimenti.
Tutto funziona davvero soltanto se chi si occupa della spedizione è abbastanza elastico da garantire ogni volta la massima collaborazione, con chi spedisce e con chi riceve e il massimo impegno: sia in termini quantitativi che qualitativi.
ParcelValue risponde a queste esigenze fornendo ai suoi clienti gli strumenti e le informazioni che gli consentono in ogni momento di prendere la decisione corretta, i cui effetti potranno poi essere misurati e verificati.
L’uso del dato risulta perciò centrale: informazioni preziose che devono essere trasmesse e condivise lungo l'intera supply chain in modo rapido e sicuro. I dati sono fondamentali anche per l'erogazione di servizi pre e post vendita (assistenza clienti, gestione resi, raccolta informazioni sul prodotto) e per l'ottimizzazione delle operazioni di reverse logistics. Questo è il mondo in cui ParcelValue è in grado di fare la differenza, per aziende che mettono la spedizione al centro e che pretendono esclusivamente il meglio.
